Haggadah
LITURGIA FAMILIARE NELLA CENA DEL SABATO SANTO
E' PASQUA: BENEDITE IL SIGNOREAll'ora della cena, tutti sono in piedi,
attorno alla tavola e il bambino più piccolo
fa la domanda:
Che differenza c'è fra
questa notte
e tutte le altre notti?
Perché abbiamo invitato
i nostri amici?
Perché facciamo festa?
Il narratore (il papà, o il catechista) risponde e racconta.
Tanti e tanti anni fa,
i nostri padri erano schiavi
in Egitto.
Il Faraone e gli egiziani
li opprimevano
con duri lavori
per farli morire.
Essi gridarono al Signore
ESSI GRIDARONO
AL SIGNORE
e il grido del loro pianto
giunse al suo orecchio.
Il Signore ascoltò
la loro voce,
vide la loro afflizione,
si ricordò
della sua alleanza
e decise di salvarli.
Il Signore mandò allora
Mosè, suo servo,
dal Faraone a dirgli:
"Lascia andare libero il mio popolo!"
LASCIA ANDARE
LIBERO
IL MIO POPOLO
Ma il re d'Egitto non volle
e indurì il suo cuore,
anche quando il Signore
mandò terribili castighi.
IL SANGUE
LE RANE
LE ZANZARE
I TAFANI
LA MORTE DEL BESTIAME
LE ULCERE
LA GRANDINE
LE CAVALLETTE
LE TENEBRE
Allora il Signore
disse a Mosè:
"Ancora un castigo
mi resta,
dopo di questo il Faraone
vi lascerà andare liberi,
anzi, vi spingerà a partire
in fretta.
Questa notte,
L'Angelo del la Morte
passerà
in tutte le case d'Egitto
e ucciderà i figli
primogeniti".
Mosè allora
chiamò tutto il popolo
e disse loro di prendere
un agnello:
col sangue dell'agnello
segnarono le porte
delle loro case.
E così,
l'Angelo della Morte,
vedendo il sangue,
passò oltre.
L'ANGELO DELLA MORTE,
VEDENDO IL SANGUE,
PASSÒ OLTRE
Quella notte gli ebrei
mangiarono l'ultima cena
in Egitto:
mangiarono in fretta,
in piedi,
con una grande speranza
nel cuore;
mangiarono
l'agnello arrosto,
le erbe amare,
il pane senza lievito
e bevvero il vino.
Nella notte si levò il grido:
"Uscite
dalla casa di schiavitù!"
USCITE DALLA CASA DI SCHIAVITU'!
"Il braccio potente
del Signore
vi ha liberato!"
Tutti i nostri padri
si misero in cammino;
Es 14,5ma il Faraone si pentì
di averli lasciati andare.
Es 14,9Li inseguì e li raggiunse
vicino al Mar Rosso:
davanti i I mare,
dietro il nemico!
DAVANTI IL MARE,
DIETRO IL NEMICO
La morte
sembrava inevitabile.
Es 14,10-11Gridarono i nostri padri
al Signore
ed egli disse a Mosè:
Es 14,16"Non temere!
Tocca col tuo bastone
le acque del mare".
Mosè ubbidì
e le acque si divisero:
sì aperse una strada
in mezzo al mare.
SI APERSE UNA STRADA
IN MEZZO AL MARE
Tutti passarono,
Is 40,11il piccolo e il grande,
Es 34,12-16il debole e il forte,
il giovane e il vecchio.
Ma quando gli egiziani
li vollero seguire,
le acque si richiusero
sull'esercito di Faraone
e tutti annegarono.
Israele allora conobbe
la potenza di Dio
credette in lui
Es 15,1-18e cantò con gioia:
"Grandi cose ha fatto
il Signore".
GRANDI COSE HA FATTO
IL SIGNORE
"Chi è mai simile a lui?
Egli è un Dio potente
e fedele,
ha pietà dei suoi poveri".
Iniziò allora
il viaggio nel deserto.
Os 11,1-4Il Signore li portava
come una mamma
porta il suo bambino.
Grande era la promessa:
una terra tutta loro,
l'abbondanza, la pace.
Es 13,21-22Li guidava
con una colonna di nubi,
che di notte era fuoco
che illuminava il cammino.
Ma la strada era dura,
Es 16,3era difficile avere fede.
Avevano fame e sete.
AVEVANO FAME
E SETE
Il Signore mandò loro
il pane dal cielo,
la manna,
che ogni mattina
ricopriva la terra
attorno al loro
accampamento;
Es 17,16li dissetò
con l'acqua scaturita
dalla roccia.
Li condusse
fino al monte Sinai,
e là, di mezzo al fuoco
fiammeggiante,
parlò con loro.
DI MEZZO AL FUOCO
FIAMMEGGIANTE
PARLÒ CON LORO
Diede al suo popolo
l'Alleanza:
si impegnò ad amarli
e a liberarli.
Chiese al popolo
di essergli fedele,
di rispettare
i suoi comandamenti.
Es 31,18Scrisse l'Alleanza
su tavole di pietra:
doveva essere un'Alleanza
molto, molto solida.
Ma il popolo non tardò
a tradire il Signore:
Mosè
era salito sul monte,
ed essi si fabbricarono
un vitello d'oro
e dissero:
"Ecco Il nostro dio!".
Quanta ingratitudine,
quanta stoltezza!
QUANTA INGRATITUDINE
QUANTA STOLTEZZA
L'ira del Signore si accese:
pensò di abbandonarli,
di distruggerli.
Os 11,9Ma il Signore è Dio,
non uomo:
non ama distruggere.
Dio perdonò al suo popolo
e lo condusse
Nm 13,1alla buona terra
che gli aveva promesso.
E una promessa
ancora più grande gli fece:
Es 36,25-28"Cambierò il tuo cuore,
Ger 31,31-33ti renderò fedele,
manderò su di te
il mio Spirito,
ti darò un Re giusto
1Cr 17,13e tu, popolo mio,
sarai per me un figlio".
Si sono compiuti per noi
i tempi della promessa:
il Signore
ha mandato il suo Figlio
IL SIGNORE
HA MANDATO
IL SUO FIGLIO
che è nato
dalla vergine Maria
per opera
del lo Spirito Santo,
e si chiama Gesù.
Ha combattuto col diavolo
e l'ha vinto:
gli ha tolto il regno
e ha inaugurato
il Regno di Dio.
HA INAUGURATO
IL REGNO DI DIO
Gesù passò fra noi
Mt 11,5facendo il bene,
guarendo i malati,
ridando la vista ai ciechi,
perdonando i peccatori,
annunciando ai poveri
la Buona Novella.
Ci fece conoscere il Padre
Mt 6,7-13e ci insegnò a pregarlo.
Quando venne l'ora
decisa dal Padre,
Fil 2,8egli si fece ubbidiente
fino alla morte,
e alla morte di croce.
Lavò i piedi ai discepoli
per lasciare loro
un esempio.
E ci amò fino a versare il suo sangue per noi.
E ci amò fino a versare il suo sangue per noi
Il Padre, che lo aveva consegnato per noi,
lo ha resuscitato. Egli è vivo!
Egli è vivo
Il Signore Gesù ha vinto la morte
e in questa notte
noi celebriamo la sua risurrezione.
Gesù che risorge glorioso
vince le tenebre
della morte,
una strada nuova
apre per noi
e per tutti gli uomini.
Tutti ci chiama a sè,
invita tutti gli uomini
a seguirlo:
ha messo nei nostri cuori
il suo Spirito Santo,
ci ha dato il cuore nuovo
nel battesimo,
ci nutre con il Pane di vita
che è Lui stesso,
ci guida
come un pastore buono
verso la casa del Padre,
ha compassione
delle nostre cadute
e ci rialza col sacramento
della confessione.
Noi siamo la sua Chiesa,
il suo popolo,
la sua famiglia,
il suo corpo nel mondo.
Noi siamo la sua Chiesa,
il suo popolo,
la sua famiglia,
il suo corpo nel mondo.
Ci manda ad annunciare
il suo Vangelo
e ovunque e sempre
Egli ci accompagna.
Verrà un giorno glorioso
a prenderci con sè
Verrà un giorno glorioso
a prenderci con sè
e, se dobbiamo aspettarlo,
non temiamo.
Se anche moriremo,
sappiamo che
ci addormenteremo in Lui
e Lui ci risveglierà,
per essere sempre con Lui
e con il Padre
nell'unità
dello Spirito Santo.
Per questo noi
ringraziamo,
lodiamo,
benediciamo,
esaltiamo,
magnifichiamo e
cantiamo Alleluia
al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
a Dio che regna glorioso
nei secoli dei secoli.
Amen. Gloria. Osanna.
A questo punto, il padre recita la benedizione sui commensali:
Signore risorto,
che sei apparso vivente in mezzo ai tuoi
mentre erano a tavola,
vieni in mezzo a noi in questa notte
nella quale celebriamo la tua vittoria sulla morte
e donaci la pace,
affinché unanimi
prendiamo il cibo nella lode di Dio,
benedetto nei secoli dei secoli.
AMEN.