Messa dei Giovani - Maggio 2019

Così dopo circa un mese dalla Pasqua, nell’attesa dello Spirito Santo, giovedì 23 maggio, nel giornondell’apertura della sagra di Regina Pacis, è stata celebrata l’ultima messa dei giovani, prima della pausa estiva.

Il tema di queste messe è sempre stato l’Amore, quell’Amore che ci ha salvati, continua a salvarci, che ci fa amare l’Altro e che ci permette di vivere con gli altri.

Il vangelo scelto è stato Gv 21, ultimo capito dell’avvincente saga dei Vangeli, dove il volersi bene è al centro nel dialogo tra Gesù e Pietro. Come un buon maestro prepara per i suoi del pesce alla griglia, per poter dare loro ristoro dopo una giornata di pesca. Attendendoli lì su quella spiaggia, la stessa dove aveva incontrato per la prima volta Pietro, dove lo aveva chiamato ad essere un suo discepolo, Sono tre le domande che gli pone: Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro “mi ami?e mi vuoi bene?. Ma Pietro nella sua condizione di uomo gli risponde che gli vuole bene, addolorato dal fatto che più di questo fa fatica a fare. Ma Gesù pronto a rialzare l’umore dell’amico e contento della sua sincerità continua persistente ad Amarlo e gli annuncia il mandato suo missionario, affidandogli le sorti di quella che sarà chiamata Chiesa.

Allo stesso modo don Giacomo e don Enrico hanno affidato le “sorti” delle attività estive che si svolgeranno nella nostra UP ai tanti ragazzi e giovani che durante l’estate nei Grest come animatori e nei campeggi come educatori offriranno il loro tempo e la loro passione ai più piccoli.

Noi giovani siamo contenti di poter vivere queste esperienze anche con la certezza che saranno presenti i sacerdoti, diventati nostri amici; è bello poter condividere ed essere seguiti da due soggetti a tratti un po’ stani, ma allo stesso tempo attenti a tutto e tutti.

Nel poco amore che riusciamo a dare, siamo stati invitati dagli scout di Reggio 4 a fermarci a pensare, grazie all’adesione al progetto Eldorado dell’artista fiorentino Giovanni De Gara, a tutti coloro che intraprendono un lungo viaggio nella speranza di una vita migliore. Ecco perché hanno coperto la porta della Chiesa con le coperte d’orate isotermiche, le stesse con cui vengono coperti i migranti.

A chiusura ormai degli incontri post- cresima, dopo tanta teoria è arrivata l’ora di sporcarsi le mani, buon lavoro ed estate (speriamo che arrivi presto) a tutti!